La pittura di Marco Manzella è una "Canzone alle nuvole"
Mauro Corradini
Bresciaoggi, giovedì 3 novembre 2005
"(...)nulla è più lontano dal realismo di questa pittura, tutta mentale, di questa finzione di teatro, che prende certamente stimolo dalla realtà, ma si discosta profondamente da essa. (...)Manzella vuole forme composte, statuarie in una certa misura, senza essere monumentali. O con una monumentalità interiore che rifugge il monumento. Manzella vuole la forma e la figura come icone di un'essenza, che il bambino esprime cantando a squarciagola e alzando il capo verso il cielo, alle nuvole, alla luna o al sole, visto che i cieli di Manzella rimangono toscani, come la terra livornese da cui proviene e cui ritorna con lo studio, perchè sono i colori e le solarità che sente come proprie."